
Il Bonus 50 caldaia è una detrazione che viene applicata al momento dell’acquisto di una nuova caldaia. A seconda della sua efficienza energetica la detrazione può anche essere superiore, nello specifico del 65%.
Con la sostituzione della caldaia si ottiene un considerevole risparmio economico ed energetico, poiché la caldaia ad alto rendimento garantisce un consumo ridotto di energia per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria.
La conseguenza del risparmio energetico è anche il risparmio economico, infatti si riducono anche le bollette del gas, il combustibile più usato per le caldaie. Vediamo con chiarezza quando spetta è possibile usufruire del bonus 50 caldaia e del bonus del 65%.
Sostituzione caldaia bonus 50 e 65
Quando spetta in caso di sostituzione caldaia il bonus 50? E quello del 65%? Queste sono le domande che i contribuenti si pongono con frequenza e alle quali bisogna rispondere con chiarezza per capire come orientarsi e usufruire delle detrazioni riservate dal governo per chi ha intenzione di sostituire la caldaia vecchia.
Infatti, queste detrazioni fiscali sono riservate a coloro che vogliono cambiare la vecchia caldaia con una più efficiente di nuova generazione, che assicuri maggiore efficienza energetica e risparmio sui consumi. Ecco come funziona il bonus 50 per sostituzione caldaia e quello 65:
- Il bonus caldaia del 50% viene riconosciuto quando si sceglie di installare una nuova caldaia a condensazione di classe A
- Il bonus caldaia del 65% viene riconosciuto quando si sceglie di installare una nuova caldaia a condensazione di classe A, con montaggio delle valvole a termoregolazione.
- Nessun bonus viene riconosciuto per chi sceglie di installare caldaie di classe B o inferiori
Con l’approvazione dell’Ecobonus nella nuova Manovra 2021, anche il bonus 50 caldaia è stato prorogato fino alla fine dell’anno, e allo stesso modo quello del 65%.
Come funziona il bonus 50 caldaia 2025
Prorogato quindi anche per il 2024 con la Legge di Bilancio, il bonus 50 caldaia e il bonus 65 permettono di recuperare le spese sostenute per acquistare e installare la caldaia.
Il rimborso rientra nell’ambito delle agevolazioni messe in atto dal governo per gli interventi di efficientamento energetico. Il contribuente può recuperare il rimborso sulla dichiarazione dei redditi, come sconto in fattura o tramite cessione del credito.
Il rimborso tramite Irpef avviene sotto forma di detrazione in 10 anni, con rate di pari importo e bisogna inviare la comunicazione all’ENEA contenente i documenti richiesti. Ogni importo deve essere comunicato nella dichiarazione dei redditi, a cominciare dall’anno successivo alla spesa sostenuta. Invece, nel caso dello sconto in fattura, non c’è l’obbligo di inviare la comunicazione all’ENEA.
E’ importante sapere anche che per usufruire del Bonus bisogna effettuare il pagamento della caldaia in questione tramite bonifico parlante, bancario o postale. Nel bonifico bisogna indicare:
- Il codice fiscale del soggetto che chiede la detrazione
- Partita Iva della ditta che ha eseguito la sostituzione della caldaia
- Causale per i bonifici di interventi di ristrutturazione che danno diritto ad agevolazioni fiscali
Per ottenere il bonus 50 caldaia o il bonus 65 bisogna anche avere la ricevuta di pagamento della caldaia a condensazione e la fattura di acquisto. I suddetti documenti vanno conservati con cura ed esibiti alle autorità nel caso vengano effettuate delle verifiche. Altri pagamenti accettati sono anche le carte di credito o di debito, ma non vengono riconosciuti quelli fatti in contanti o con assegni.
Cessione del credito bonus caldaia 50%
Come previsto dal Decreto Rilancio, coloro che nel 2020 e nel 2021 affrontano spese per effettuare interventi di riqualificazione energetica, al posto della detrazione fiscale da spalmare in 10 anni con rate di pari importo possono optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Lo sconto in fattura viene fatto al cliente direttamente dalla ditta che ha eseguito i lavori, mentre questa può usufruire del credito d’imposta cedendolo ad altri soggetti, come banche, istituti di credito e intermediari finanziari.
Il contribuente che ha avuto lo sconto in fattura ottiene un risparmio immediato, ovviamente molto più conveniente che attendere 10 anni per beneficiarne, mentre il fornitore può mettere da parte il credito e usarlo quando vuole o trasferirlo.
Chi ha diritto al bonus 50 caldaia o al bonus 65 può dunque scegliere la soluzione di rimborso che ritiene più adatta alle proprie esigenze.
Quali spese sono ammesse nel bonus caldaia
Nel bonus 50 caldaia e anche nel bonus 65%, oltre all’acquisto del dispositivo che deve essere a condensazione e almeno in classe A, possono essere incluse anche le per lo smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente.
Altre spese che possono essere rimborsate grazie al bonus sono anche la fornitura e posa in opera di tutte le strumentazioni termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, comprese le opere murarie e idrauliche necessarie per sostituire alla perfezione l’impianto termico esistente.
Rientrano nelle spese da detrarre anche le opere di adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei sistemi di accumulo, dei dispositivi di regolazione e controllo e tutte le le prestazioni professionali che occorrono per completare i lavori.
In cosa consiste il superbonus 110% caldaia
Il decreto Rilancio consente di beneficare anche di un altro bonus, denominato superbonus caldaia 110%, che viene riconosciuto nel caso in cui l’edificio interessato dagli interventi salga almeno di due classi energetiche. In questo caso, vista la percentuale altissima, che copre praticamente tutta la spesa, l’acquisto e l’installazione della caldaia possono essere considerati interventi gratuiti.
Per permettere all’edificio di raggiungere la classe energetica necessaria per ottenere il bonus 110% per la sostituzione caldaia, bisogna eseguire lavori di efficientamento energetico tra quelli indicati nel Decreto Legge come:
- Installazione di un impianto fotovoltaico con eventuale sistema di accumulo
- Isolamento termico dell’edificio, ovvero cappotto termico o riempimento dei muri dotati di intercapedine e sostituzione degli infissi
- Installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria o integrazione dell’impianto termico
- Installazione di un impianto ibrido pompa di calore e caldaia a condensazione
In concomitanza di uno questi interventi la sostituzione della caldaia viene compresa nel bonus 110%, considerando anche le due classi energetiche di scatto che l’edificio deve obbligatoriamente fare.