
La detrazione fiscale
caldaia a condensazione 2022 approvata
con la Legge di Bilancio 2020 e appartenente all’Ecobonus è una delle
misure predisposte dal governo per incentivare i cittadini a migliorare
l’efficienza energetica nelle case. Al pari di altri incentivi, anche il bonus caldaia sgravi fiscali 2022 prevede
aliquote differenti, che vengono applicate in base al tipo di efficienza
energetica della caldaia e delle valvole termostatiche che vengono
installate. Vediamo quale detrazione
fiscale caldaia a condensazione 2020 spetta e quali sono gli interventi
necessari per ottenerla.
Detrazione fiscale caldaia 2022 quando spetta il 50% e il 65%
La detrazione fiscale
caldaia a condensazione 2022 permette di accedere alle aliquote del 50% e
del 65%. Si ha diritto alla detrazione
50 caldaia a condensazione quando si sceglie di installare una caldaia
a condensazione di classe A.
Se invece si sceglie di installare una caldaia classe A detrazione fiscale è del 65% se la caldaia è a
condensazione e se ad essa vengono affiancati sistemi di termoregolazione
evoluti di classe V, VI o VII.
Viene applicato sempre l’incentivo fiscale del 65% della
spesa sostenuta nel caso si sceglie di installare impianti dotati di
apparecchi ibridi con sistema a pompa di calore e caldaia a condensazione. Per l’installazione di modelli di caldaie
inferiori alla classe A non è prevista nessuna detrazione fiscale.
Recupero fiscale caldaia 2022 come ottenerlo
Per l’installazione della caldaia a condensazione detrazione 2020 si può ottenere portandola in detrazione sulla dichiarazione
dei redditi o 730. L’importo viene distribuito in 10 anni con rate di importo
identico e il contribuente può iniziare ad inserirlo come detrazione 730 caldaia a condensazione a partire dall’anno successivo agli interventi
effettuati.
A questo proposito è
importante ricordare che il termine ultimo per poter beneficiare degli
incentivi per acquisto caldaia a
condensazione detrazione 2022 è il 31 dicembre 2021, grazie alla proroga
della Legge di Bilancio del governo Conte bis. E’dunque possibile presentare
domanda entro la fine dell’anno e portare
in detrazione gli importi a partire dalla dichiarazione 2022.
Un altro modo per
ottenere il recupero fiscale caldaia
2022 è chiedere lo sconto in fattura, che può operare l’impresa esecutrice
dei lavori o la ditta fornitrice. Con lo sconto in fattura il risparmio è
immediato e il richiedente ottiene praticamente subito un notevole vantaggio,
quello di affrontare una spesa minore sugli interventi di efficientamento
energetico.
Un altro modo per
ottenere il recupero fiscale è la cessione del credito, che le imprese
soprattutto possono esercitare e trasferire anche a terzi, come per esempio a
banche ed enti finanziari.
Chi può usufruire delle detrazioni fiscali per caldaia a condensazione
I soggetti che possono
usufruire delle detrazioni fiscali sono:
- proprietario o nudo proprietario
- titolari di un diritto reale di godimento
- inquilino (locatario o comodatario)
- soci di cooperative divise e indivise
- imprenditori individuali
- soci di società di persone e partecipanti ad imprese familiari
Oltre al 50% e al 65% è previsto anche un superbonus
del 110% quando l’installazione della caldaia a condensazione di classe A viene
effettuata insieme ad un intervento trainante.
Come effettuare i pagamenti e quali documenti servono
Per poter accedere alle detrazioni fiscali per l’installazione
della caldaia a condensazione in sostituzione di una vecchia già presente
occorre eseguire i pagamenti nelle modalità richieste dalla misura per poterne
beneficiare.
Coloro che non sono titolari di reddito di
impresa possono pagare tramite bonifico bancario o postale. Invece,
i titolare di reddito di impresa non sono obbligati a pagare tramite bonifico,
detto parlante, ma possono pagare anche con bancomat o carta di credito o
debito.
Non vengono accettate modalità di pagamento in contanti o con assegni perché non possono produrre alcuna ricevuta di pagamento. Per richiedere la detrazione fiscale occorrono i seguenti documenti:
- perizia asseverata di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici della caldaia e il miglioramento energetico ottenuto
- certificazione del produttore della caldaia e delle valvole termostatiche
Detrazione 110 caldaia a condensazione
La detrazione 110
caldaia a condensazione, introdotta con il Decreto Rilancio pubblicato in
Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 18 maggio 2020 per fronteggiare l’emergenza sanitaria
causata dal COVID-19, è una misura denominata anche Superbonus.
Di cosa si tratta? Questo superbonus viene riconosciuto alle
spese sostenute dal 1° luglio 2020 dai contribuenti, e prorogato fino al 31
dicembre 2021, ed ha efficacia solo per gli interventi da fare sull’abitazione
principale. Gli interventi che beneficiano della detrazione 110% per la
sostituzione della caldaia sono:
La detrazione 110
caldaia a condensazione, introdotta con il Decreto Rilancio pubblicato in
Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 18 maggio 2020 per fronteggiare l’emergenza sanitaria
causata dal COVID-19, è una misura denominata anche Superbonus.
Di cosa si tratta? Questo superbonus viene riconosciuto alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 dai contribuenti, e prorogato fino al 31 dicembre 2021, ed ha efficacia solo per gli interventi da fare sull’abitazione principale. Gli interventi che beneficiano della detrazione 110% per la sostituzione della caldaia sono:
- Interventi sulle costruzioni unifamiliari per sostituire impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, impianti ibridi o geotermici, abbinati eventualmente all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo relativi, ovvero con impianti di microcogenerazione. Il massimo limite di spesa sul quale applicare la detrazione è di 30.000 euro. Rientrano nella detrazione anche i costi per smaltire e bonificare l’impianto oggetto della sostituzione.
- Interventi sulle parti comuni degli edifici, come per esempio nei condomini, per sostituire impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, di classe pari almeno alla A, a pompa di calore, impianti ibridi o geotermici, abbinati eventualmente all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o con impianti di microcogenerazione. Il limite di spesa massimo su cui viene applicata la detrazione è di 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che costituiscono l’edificio. La detrazione spetta anche per le spese riguardanti lo smaltimento e la bonifica dell’impianto oggetto della sostituzione.
E’ possibile suddividere la detrazione in cinque quote
annuali di pari importo. Anche nel caso del bonus caldaie 110%, oltre che
usufruire del rimborso tramite detrazione fiscale sulla dichiarazione dei
redditi, è possibile ottenere lo sconto in fattura oppure la cessione del credito.
Lo sconto in fattura consiste nell’importo spettante della
detrazione e viene anticipato dal fornitore, che potrà recuperare la somma
sotto forma di credito d’imposta con possibilità di cederla ad enti finanziari
o banche.