
Quando la caldaia a gas è vecchia e obsoleta, è
anche poco efficiente, quindi consuma più gas e richiede maggiori interventi di
manutenzione. Piuttosto che ripararla la soluzione migliore è acquistare una caldaia
moderna a condensazione ad alta efficienza.
Infatti, la caldaia a condensazione a gas sfrutta una
tecnologia all’avanguardia, che permette di recuperare il calore residuo
presente nei fumi di scarico e di usarlo per scaldare l’acqua che entra nel
circuito. Nonostante si tratti di caldaie più costose, hanno il vantaggio di ridurre
i consumi di gas fino al -30%, e anche i costi in bolletta.
Inoltre, la riduzione delle emissioni inquinanti è un altro
vantaggio assicurato dalle caldaie a condensazione. Il recupero del calore
presente nei fumi di combustione permette di abbassare la temperatura che esce dalla
canna fumaria in modo notevole, e ridurre così le emissioni nocive nell’aria.
Visti i vantaggi della caldaia a condensazione, per
incentivare i cittadini ad aumentare l’efficienza energetica nelle case, il
governo italiano ha predisposto degli incentivi.
I cittadini possono cambiare
caldaia con eco bonus, usufruendo di detrazioni diverse a seconda
dell’efficienza energetica conseguita negli interventi di ristrutturazione. Vediamo
nel dettaglio come effettuare la sostituzione
caldaia a condensazione detrazione 50 e 65.
Quando viene riconosciuta la detrazione del 50 per sostituzione caldaia
Gli incentivi fiscali messi a disposizione dal
governo offrono un grande aiuto per affrontare le spese di acquisto di una
caldaia anche di fascia medio alta, permettendo di risparmiare sul costo di
acquisto e installazione.
Questi incentivi, noti come Ecobonus, possono essere
richiesti da tutti coloro che vogliono sostituire la vecchia caldaia con una nuova
a condensazione, e senza limiti di Isee. Le aliquote concesse per ottenere l’ecobonus
sono due, il 50% e il 65%.
Si ha diritto alla sostituzione
caldaia a condensazione detrazione 50 quando è previsto solo l’acquisto e
l’installazione di una caldaia a condensazione almeno in Classe A.
Si ha invece diritto al 65% solo se insieme alla
caldaia a condensazione, sempre almeno in classe A, vengono installati anche anche
dei sistemi di termoregolazione evoluti, che possono includere sia
cronotermostati con rilevazione interna ed esterna della temperatura, sia
termovalvole da installare sui radiatori.
Come funziona la sostituzione caldaia a condensazione detrazione fiscale 2020
Con la proroga della detrazione
fiscale sostituzione caldaia 2020 fino al 31 dicembre 2021. La detrazione 50 per sostituzione caldaia e
65 sono incentivi previsti dalla legge di bilancio per sostenere la spesa
affrontata dai cittadini e spingere alla riqualificazione dell’efficienza
energetica delle case.
Per usufruire della sostituzione
caldaia detrazione fiscale 50 e 65 la modalità classica è quella del
rimborso in dichiarazione dei redditi con modello 730, a cominciare dall’anno
successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa. L’importo spettante,
detratto secondo la percentuale riconosciuta dalla spesa complessiva, viene
suddiviso in dieci rate annuali di pari importo.
Questa modalità di sostituzione
caldaia a condensazione detrazione 50 e 65 permette di spalmare il rimborso
in 10 anni, ma per chi vuole invece avere un rimborso immediato può optare per lo
sconto in fattura o la cessione del credito.
Se il cittadino sceglie lo sconto
in fattura, la ditta esecutrice dei lavori, sia che si tratti detrazione
del 50 o del 65% applicherà lo sconto all’atto del pagamento, consentendo al
cliente di risparmiare praticamente subito. Nel caso viene riconosciuta l’aliquota
del 50% il cliente pagherà la metà dell’importo totale, se invece si tratta del
65% il cliente pagherà solo il 35%.
A sua volta, l’impresa che svolge i lavori, può chiedere
allo stato il rimborso, oppure può scegliere la cessione del credito. Anche i contribuenti
possono scegliere la cessione del credito, da cedere eventualmente a terzi,
come banche, istituti o enti assicurativi.
A chi spetta la detrazione per sostituzione caldaia 2020
Per usufruire della sostituzione caldaia a condensazione detrazione 50 e 65 non occorre obbligatoriamente essere proprietari dell’immobile dove si decide di installare il nuovo impianto di riscaldamento. Possono infatti ottenere la detrazione 50 e 65:
- I proprietari (anche i nudi proprietari)
- I titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- Gli affittuari o comodatari
Per ottenere il rimborso occorre una certificazione redatta da un tecnico abilitato, che dimostri la presenza dei requisiti richiesti per ottenere la detrazione. Il tecnico dovrà poi inviare all’Enea la scheda degli interventi realizzati. Per beneficiare della sostituzione caldaia a condensazione detrazione 50 e 65 i requisiti necessari sono
- L’immobile deve essere accatastato o in fase di accatastamento
- Deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi
- L’impianto di riscaldamento deve essere già presente
Le spese ammesse nella sostituzione
caldaia a condensazione detrazione 50 e 65 sono quelle riguardanti lo smontaggio
della caldaia da sostituire, la dismissione
dell’impianto esistente, l’acquisto e la posa della nuova caldaia e
delle apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche che
occorrono per effettuare la completa sostituzione dell’impianto termico.
Le altre spese ammesse nella detrazione sono le prestazioni
professionali per sopralluoghi, quindi anche la produzione della documentazione tecnica, la direzione dei
lavori e tutto quanto serve per la presentazione corretta della documentazione.
Anche le opere idrauliche e murarie necessarie per
installare la nuova caldaia a condensazione rientrano nelle spese da detrarre.
Il tetto massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di € 30.000 per
ciascun immobile.
Modalità di pagamento per ottenere la detrazione
Occorre effettuare i pagamenti nella maniera corretta per
usufruire della detrazione 50 e 65 per il cambio della caldaia. I pagamenti
devono essere effettuati tramite bonifici o carte di credito o di debito,
indispensabili per ottenere il pagamento parlante.
I pagamenti in contanti o con assegni non sono accettati per ottenere la detrazione. Inoltre, i bonifici vanno compilati nel modo corretto, inserendo nella casuale il codice fiscale del cittadino che beneficia della detrazione e il numero di partita IVA dell’impresa che sta per eseguire i lavori. Un altro dettaglio importante da ricordare è l’invio di tutta la documentazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. La documentazione deve contenere:
- asseverazione del tecnico
- scheda descrittiva dell’intervento
- dichiarazione di consenso da parte del proprietario dell’immobile
- copia di fatture e ricevute dei pagamenti
I documenti, inclusa la ricevuta che attesta l’invio della certificazione a Enea, devono essere conservati per richiedere il bonus.