
L’ ecobonus cambio
caldaia rientra nelle misure varate dal governo italiano per agevolare i
cittadini che desiderano miglioramento l’efficientamento energetico delle
proprie case, al fine di conseguire un risparmio sui consumi di energia e sulle
bollette.
L’ ecobonus per
cambio caldaia consente di ottenere una detrazione che va dal 50% al 110%.
I contribuenti possono beneficiare dell’ecobonus
2021 caldaia fino al 16 marzo del 2022, grazie alla proroga della legge di
bilancio 2021.
L’ ecobonus
sostituzione caldaia può essere portato in detrazione come Ecobonus o
si può inserire nel Superbonus 110%, a seconda se vengono rispettate le
caratteristiche degli interventi richiesti. L’ ecobonus cambio caldaia si propone di far recuperare i costi
affrontati dai contribuenti, in parte o del tutto.
Il totale dell’
ecobonus per sostituzione caldaia differisce a seconda degli interventi
eseguiti e nelle spese vengono comprese sia l’acquisto che i lavori da eseguire
per migliorare l’efficienza energetica. Ecco tutto quanto c’è da sapere sugli ecobonus cambio caldaia.
Quali sono gli ecobonus cambio caldaia
Gli ecobonus
sostituzione caldaia 2020 del 50%, del 65% e del 110% erano stati prorogati
fino al 31 dicembre 2021 con la Legge di Bilancio. Successivamente, il governo
ha varato una ulteriore proroga degli ecobonus
caldaia 2020, portando la scadenza al 16 marzo 2022. Fino a questa data,
infatti, sarà possibile usufruire dei benefici a cui si ha diritto con gli ecobonus cambio caldaia. Nella proroga sono
state mantenute le condizioni per ottenere le detrazioni fiscali previsti per
la riqualificazione energetica degli immobili esistenti. Gli ecobonus per acquisto caldaia vengono
concessi nelle seguenti misure:
·
Ecobonus del 50% - si ha diritto a questo eco
bonus quando viene acquistata e installata una caldaia a condensazione almeno
in classe A.
·
Ecobonus del 65% - si ha diritto a questo eco
bonus quando insieme alla caldaia a condensazione acquistata, che deve essere almeno
in classe A, vengono installate valvole termostatiche evolute, ovvero appartenenti
alle classi V, VI o VIII.
Non viene riconosciuto alcun ecobonus cambio caldaia quando questa è inferiore alla classe A. Per
recuperare l’ecobonus sostituzione
caldaia a condensazione si può optare per la detrazione fiscale Irpef, che
prevede la distribuzione dell’ammontare complessivo del rimborso in 10 anni con
quote di pari importo. In pratica, ogni anno il contribuente deve apporre la
stessa cifra nella dichiarazione dei redditi per poter beneficare della
detrazione. Chi sceglie la detrazione fiscale Irpef dovrà inserire le quote
annuali di pari importo a partire dall’anno successivo a quando è stata
affrontata la spesa.
Ecobonus 110 per cento caldaia
L’ecobonus 110 per
cento caldaia viene concesso quando la sostituzione della caldaia vecchia
con una nuova a condensazione permette di migliorare l’efficientamento di due
classi energetiche. La misura viene applicata sugli interventi compresi tra il
primo luglio scorso e il 30 giugno dell’anno prossimo e permette di risparmiare
praticamente il totale della spesa da affrontare perché viene rimborsata
interamente.
La sostituzione
caldaia con eco bonus prevede, al fine di ottenere il 110, l’affiancamento
di interventi di efficientamento energetico tra quelli indicati nel Decreto
Legge, come:
·
Installazione di un impianto
fotovoltaico con possibile sistema di accumulo
·
Isolamento termico dell’edificio, ovvero cappotto
termico o riempimento dei muri dotati di intercapedine e cambio degli
infissi
·
Installazione di un impianto solare
termico per produrre acqua calda sanitaria o integrazione dell’impianto
termico
·
Installazione di un impianto ibrido pompa di
calore e caldaia a condensazione
Effettuando uno di questi interventi si può cambiare caldaia con ecobonus 110 e si
può quindi usufruire della detrazione totale, che include sia l’acquisto
dell’apparecchio che i lavori da effettuare per la sua installazione. Per
ottenere il rimborso del 110 ecobonus
caldaia è prevista la detrazione dell’importo complessivo in 5 anni, con
rate di pari importo, da apporre ogni anno nella dichiarazione dei redditi.
Ecobonus caldaia sconto immediato
Oltre a poter recuperare l’ecobonus caldaia a condensazione 2020 mediante la dichiarazione
dei redditi, vi sono altre due modalità che permettono di usufruire di questi
incentivi. Infatti, con il Decreto Rilancio sono state introdotte altre
alternative per recuperare le detrazioni fiscali concesse per migliorare
l’efficienza energetica degli edifici. Ecco quali sono:
·
Sconto in fattura
·
Cessione del credito d'imposta
Scegliere di usufruire dell’ecobonus caldaia 2021 sconto immediato o sconto in fattura vuol
dire ottenere subito un risparmio notevole sugli investimenti sostenuti per
migliorare l’efficientamento energetico della casa.
Se l’ecobonus concesso è il 50%, il risparmio è la metà
esatta, se è il 65% basterà affrontare il 35% della spesa, ma se spetta il 110%
il contribuente può anche non affrontare nulla e avere i lavori ultimati
gratuitamente. Tutto questo è possibile perché esistono imprese e fornitori che
si fanno carico dell’investimento e beneficiano loro del 110%, assicurando al
cliente interventi eseguiti a regola d’arte.
Come ottenere l’ecobonus cambio caldaia
Per ottenere l’ecobonus
cambio caldaia occorrono determinati requisiti, che devono essere rispettati
rigorosamente. Innanzi tutto occorre produrre la documentazione adeguata che il
tecnico dovrà presentare all’Enea. La documentazione deve includere:
·
Perizia asseverata da un tecnico abilitato attestante
i requisiti tecnici della caldaia e il miglioramento energetico ottenuto
·
Certificazione del produttore della caldaia e
delle valvole termostatiche se l’ecobonus spettante è del 65%
Ultimati gli interventi il tecnico deve inviare i documenti
all’Enea, e comunque non oltre i 90 giorni dalla loro fine. Insieme ai
documenti deve allegare anche i pagamenti sostenuti per l’acquisto della caldaia
e i lavori per installarla. Per ottenere l’ecobonus cambio caldaia bisogna
anche rispettare la modalità dei pagamenti prevista dalla normativa. I
pagamenti devono essere tracciabili, devono essere effettuati con modalità
elettronica e non in contanti o con assegni. I pagamenti accettati sono quelli
con bonifico bancario o postale parlante, oppure con bancomat o carta di
credito. Nel bonifico bisogna inserire:
·
Causale del versamento, con riferimento alla
norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
·
Codice fiscale del beneficiario dell’ecobonus
·
Codice fiscale o numero di partita Iva del
beneficiario del pagamento
·
Numero e data della fattura
Le categorie che possono usufruire dell’ecobonus per cambio
caldaia sono proprietari e nudi proprietari, titolari di diritto reale di
godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), affittuari o comodatari.