Avere in casa riscaldamenti obsoleti e inefficienti non assicura una temperatura ottimale come invece si ottiene con le elevate prestazioni delle nuove caldaie a condensazione. Sostituire gli impianti vecchi è dunque la condizione essenziale per garantire il massimo benessere negli ambienti, e per fortuna con la sostituzione della caldaia a condensazione ecobonus 65 è possibile farlo risparmiando notevolmente.
SRispetto a quelle tradizionali, le caldaie a condensazione permettono di ottenere rendimenti termici molto elevati, sfruttando al massimo l'energia emessa e recuperando il calore prodotto dai fumi di scarico. Grazie alla legge del 30 dicembre 2020 n. 178 (Legge di Bilancio 2021), che ha prorogato le detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica, ristrutturazioni edilizie e acquisto di mobili ed elettrodomestici, è possibile approfittare della sostituzione caldaia ecobonus 65. Vediamo come usufruire della sostituzione caldaia a condensazione ecobonus 65 e chi può richiederlo.
Quando si può usufruire dell’ecobonus 65%
Gli interventi in cui rientra la sostituzione della caldaia a condensazione ecobonus 65 sono detraibili fino al limite massimo di spesa pari a 30.000 euro per unità immobiliare e riguardano:
- Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione superiori ad A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI, VIII
- Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione
Chi può usufruire dell’ecobonus 65 caldaie a condensazione
L’agevolazione stabilita nel decreto rilancio per la sostituzione della caldaia a condensazione ecobonus 65 è un’opportunità interessante, soprattutto per coloro che vogliono effettuare interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione ma non possono affrontare tutte le spese. Ecco chi può usufruire del beneficio per la sostituzione caldaia a condensazione ecobonus 65:
- Persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
- Enti e soggetti non titolari di reddito d'impresa come associazioni tra professionisti, artisti o società semplici
- Soggetti titolari di reddito d'impresa, quindi persone fisiche, società di persone, società di capitali
- Istituti autonomi per le case
- Cooperative di abitazione
- Titolari di un diritto reale sull'immobile, condomini, inquilini e familiari conviventi
L’ecobonus 65 caldaie a condensazione spetta solo per interventi da effettuare su edifici esistenti, ovvero accatastati o in fase di accatastamento. L’immobile deve essere anche in regola con il pagamento di eventuali tributi e deve essere presente un impianto di climatizzazione invernale. Usufruiscono dell’agevolazione per la sostituzione caldaia a condensazione ecobonus 65 tutti i contribuenti che affrontano la spesa e che possiedono un reale diritto sulle unità immobiliari dell’edificio.
Fino a quando è valido l’ecobonus 65 caldaia 2021
Il Decreto Rilancio ha prorogato la scadenza dell’agevolazione per la sostituzione caldaia a condensazione ecobonus 65 fino al 31 dicembre 2021, prevedendo per i contribuenti la possibilità di scegliere, in alternativa alla detrazione fiscale, per la cessione del credito oppure per lo sconto in fattura. Nel caso della detrazione fiscale in 10 anni dall’Irpef, coloro che effettuano interventi con sostituzione caldaia a condensazione ecobonus 65 volti al risparmio energetico possono beneficiare di questa percentuale di risparmio sulle spese sostenute e avere spalmato in 10 rate di pari importo il beneficio.
La novità del decreto rilancio è invece lo sconto in fattura, alternativa alla detrazione in 10 anni, che chi svolge i lavori può scegliere, in accordo con il fornitore. Lo sconto in fattura permette di ottenere un risparmio reale e immediato sulle spese sostenute per la sostituzione della caldaia a condensazione ecobonus 65. E’ importante sottolineare che per ottenere l’ecobonus bisogna aver rispettato tutti i requisiti previsti per accedervi, tra cui l’invio della comunicazione ENEA e il pagamento tramite bonifico parlante. Il contribuente deve anche comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta effettuata nell’ottenere l’incentivo acquisito per le spese di sostituzione della caldaia.
La data ultima da rispettare è il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state affrontate le spese. Quindi, per interventi effettuati nel 2021, per ottenere il beneficio del bonus del 65% per la sostituzione della caldaia a condensazione, la scadenza è il 16 marzo 2022, salvo eventuali proroghe. Il contribuente che beneficia della detrazione deve trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modulo per la cessione del credito.
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