La caldaia a biomassa alimentata a pellet o a legna può accedere all’Ecobonus 110% come intervento trainante se rispetta determinati requisiti e se si trova in una specifica area geografica.
E’ quanto stabilisce il decreto Rilancio, DL 19 maggio 2020 n. 34, che ha aumentato al 110% l’aliquota di detrazione, in 5 anni, delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, su interventi specifici in cui rientrano anche le caldaie biomassa. Vediamo nel dettaglio come funziona la sostituzione caldaia a biomassa Ecobonus 110.
Come funziona il bonus caldaia biomassa 2024
Il bonus 110 caldaia biomassa è un incentivo che spetta ai contribuenti che decidono di migliorare l’efficienza energetica installando una caldaia a biomassa che permetta all’edificio di salire di 2 classi energetiche.
In pratica, se si decide questa soluzione le spese saranno a costo zero, perché la sostituzione della caldaia a biomassa bonus 110 copre abbondantemente i costi sostenuti. Con la caldaia a biomassa che ha i requisiti richiesti dalla normativa non occorre valutare ulteriori interventi per ottenere il doppio salto di classe energetica, previsto dall’Ecobonus, in quanto essa stessa introduce nel bilancio energetico di un’abitazione un apporto consistente da fonti rinnovabili, pari all’80%.
Si tratta di un elemento determinante per aumentare la classifica dell’APE, cioè l’Attestato di Prestazione Energetica, che valuta l’efficienza di un edificio sulla quantità di energia non rinnovabile che serve per soddisfare il fabbisogno termico ed elettrico.
Di conseguenza, qualsiasi fonte rinnovabile introdotta ha la capacità di ridurre questo valore. Ovviamente si possono introdurre altri interventi insieme alla sostituzione della caldaia a biomassa Ecobonus 110 per migliorare l’efficientamento energetico, come il cambio degli infissi oppure l’installazione di pannelli solari. Questi interventi figureranno come interventi “trainati” dalla caldaia a biomassa e potranno essere portati in detrazione al 110%.
Bisogna sottolineare che la detrazione sull’acquisto di caldaie a biomassa è stata ridotta dal 2018 dal 65% al 50%, per un massimo importo pari a 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Invece, con gli incentivi caldaia biomassa 2020 introdotti nel Decreto Rilancio, che ha permesso di accedere anche per la sostituzione della caldaia biomassa all’ecobonus 110 in presenza di determinati requisiti, è possibile usufruirne fino al 31 dicembre 2021 grazie alla proroga stabilita dalla Legge di Bilancio 2021.
Per accedere agli incentivi, gli immobili devono essere esistenti alla data della richiesta del beneficio, ovvero devono essere accatastati oppure la richiesta di accatastamento deve essere in corso. Inoltre, devono essere regola con il pagamento dei tributi.
Chi può accedere alla caldaia biomassa ecobonus 110
Possono accedere agli interventi per la sostituzione caldaia a biomassa Ecobonus 110 tutti i contribuenti che:
- Effettuano le spese di riqualificazione energetica
- Sono in possesso di un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio
In alternativa alla detrazione fiscale per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021 sulla caldaia a biomassa ed Ecobonus 110% i contribuenti, possono optare:
- Per la cessione del credito
- Per lo sconto in fattura
La cessione del credito è un’opzione che i fornitori possono sfruttare per trasferirla anche a terzi, come banche, istituti di credito, intermediari finanziari. Invece, lo sconto in fattura per il contribuente è molto vantaggioso perché usufruisce del risparmio in maniera immediata, senza attendere i 5 anni della detrazione fiscale dall’Irpef.
- Sono ammissibili nell’agevolazione per la sostituzione caldaia a biomassa Ecobonus 110 le seguenti spese per:
- Smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente
- Fornitura e posa in opera di tutti gli interventi termici, meccanici, elettrici ed elettronici, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione dell’impianto termico esistente con un generatore di calore a biomassa
- Prestazioni professionali (ovvero documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori etc.).
Quali documenti servono per accedere all’agevolazione
- Asseverazione redatta da un tecnico abilitato iscritto al proprio Albo professionale
- Schede tecniche dei sistemi installati
- Copia della dichiarazione di conformità ai sensi del dm n. 37/08
I documenti di tipo amministrativo sono i seguenti:
- Dichiarazione del proprietario di consenso per eseguire i lavori nel caso gli interventi vengano affrontati dal proprietario dell'immobile
- Fatture relative alle spese sostenute
- Ricevuta del bonifico bancario o postale
- Stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che garantisce la veridicità della trasmissione della scheda descrittiva dell’intervento
Requisiti tecnici della caldaia biomassa per rientrare nell’ecobonus 110%
I requisiti tecnici specifici richiesti per la caldaia a biomassa ed Ecobonus 110 sono:
- L’intervento deve rappresentare la sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico o come nuova installazione su immobili esistenti
- L’intervento richiede un rendimento utile nominale minimo non inferiore all’85%
- Certificazione ambientale di cui al dm n. 186/2017
- Rispetto di normative locali per la caldaia a biomassa
- Conformità alle norme UNI EN ISO 17225-2 per il pellet, UNI EN ISO 17225-4 per il cippato e UNI EN ISO 17225-5 per la legna
- Devono essere rispettate le norme nazionali e locali vigenti riguardo materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza
- L’immobile deve essere ubicato in un Comune non soggetto a procedure di infrazione per la qualità dell’aria
- Deve essere situato in una zona non metanizzata
- La caldaia a biomassa deve essere caratterizzata da prestazioni emissive elevate e classificata 5 stelle
Una caldaia a biomassa classificata 5 stelle implica che l’apparecchio emette ridotte quantità di particolato primario, ossidi di azoto, composti organici volatili, monossido di carbonio, ed ha anche un elevato rendimento. Ad indicare le stelle è il produttore, che le inserisce nella Dichiarazione delle prestazioni ambientali o nell’Attestato di certificazione. Le stelle vanno da 1 a 5, ma ovviamente più stelle presenta la caldaia a biomassa e più fornisce calore pulito.
Se si rientra in questi requisiti la caldaia a biomassa rappresenta un intervento trainante che accede al Superbonus 110% con una spesa ammissibile massima pari a 30.000 euro.