Fra gli incentivi fiscali concessi dallo stato italiano per venire incontro a tutti coloro che desiderano migliorare l'efficientamento energetico e risparmiare quindi sui consumi una delle più vantaggiose è la detrazione del 65 per caldaie a condensazione. Grazie a questa agevolazione è possibile effettuare la sostituzione caldaia detrazione 65 per cento e beneficiare di un enorme vantaggio economico sull’acquisto e sull’installazione.

La detrazione del 65 per caldaie a condensazione si può fare dall’IRPEF o dall’IRES, ma il contribuente può approfittare di altre modalità di rimborso per usufruirne, che può scegliere a seconda delle proprie esigenze. Scopriamo di più su questo incentivo e sugli altri offerti dal governo nazionale.

Come funziona la detrazione del 65 per caldaie a condensazione

La detrazione del 65 per caldaie a condensazione è un incentivo fiscale che può essere detratto dall’IRPEF o dall’IRES, che viene riconosciuto a coloro che effettuano lavori mirati a migliorare e aumentare l’efficienza energetica in immobili già esistenti. La detrazione fiscale del 65 per sostituzione caldaia viene riconosciuta nell’ambito di un limite di spesa massimo che varia a seconda del tipo di intervento di riqualificazione energetica che viene eseguito. A regolare il beneficio fiscale è la Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) che stabilisce l’applicazione dell’incentivo su interventi di:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con caldaie a condensazione di efficienza appartenenti almeno alla classe A e installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII.
  • Sostituzione con impianti dotati di apparecchi ibridi, con caldaia a condensazione integrata a pompa di calore..
  • Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione..

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2021 del Governo Conte bis, la detrazione 65 per sostituzione caldaia è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021. Questo significa che i contribuenti possono approfittare di questo incentivo fino alla fine del 2021, ma a patto che la sostituzione dell’impianto di riscaldamento venga effettuata con una caldaia a condensazione di classe A o superiore, e che al contempo vengano installate le valvole termostatiche.

Nel caso invece si scelga di sostituire la caldaia con una caldaia a condensazione di classe A, non si ha diritto al bonus 65 per caldaie a condensazione, ma si può usufruire dell’incentivo del 50%. Non spetta nulla a chi sostituisce la caldaia vecchia con caldaie di classe inferiore alla A. E’ importante sottolineare che l’incentivo è ottenibile a fronte di una spesa massima di 30.000 euro.

A chi spetta la detrazione 65 per caldaie a condensazione

Chi ha diritto alla detrazione 65 per caldaie a condensazione? Possono usufruire della detrazione del 65% oppure del 50% tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IRPEF), residenti o non residenti, nel territorio italiano, ed anche ai titolari di reddito di impresa. L’agevolazione spetta sia sulla prima che sulla seconda casa. Oltre ai proprietari, l’incentivo spetta anche a:

  • Persone fisiche, inclusi esercenti arti e professioni
  • Titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Contribuenti che hanno reddito d’impresa
  • Locatari o comodatari
  • Enti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale

Modalità per ottenere la detrazione del 65 per caldaie a condensazione

La detrazione del 65 per caldaie a condensazione è un’agevolazione fiscale che consiste in un risparmio per il contribuente che ha intenzione di sostituire la caldaia vecchia con una nuova a condensazione almeno di classe A. L’acquisto e l'installazione della caldaia a condensazione può essere inserito fra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In questo modo, chi sta svolgendo delle ristrutturazioni edili può includere fra gli interventi necessari per il comfort domestico la sostituzione della caldaia.

Questo dispositivo è infatti considerato essenziale per riscaldare l’abitazione e per ottenere acqua calda sanitaria. Di conseguenza, rientra tra le spese da sostenere per migliorare il comfort domestico e anche per aumentare l’efficientamento energetico visto che bisogna installare una caldaia a condensazione almeno di classe A. Il risparmio conseguito per merito della caldaia a condensazione permette di ottenere l’agevolazione fiscale e di ottenere quindi la detrazione del 65%. Per avere diritto all’incentivo bisogna essere in possesso di un documento di conformità che deve redigere un tecnico abilitato e che attesti la presenza dei requisiti necessari per essere in regola con la normativa.

L’asseverazione e la scheda degli interventi effettuati deve essere inviata all’ENEA, e con essi anche le fatture e le ricevute di pagamento che testimoniano l’acquisto e l’installazione della caldaia a condensazione. La detrazione del 65 per caldaie a condensazione può essere sottratta sull’IRPEF in 10 anni con rate di pari importo, oppure si può optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. La differenza con queste ultime due modalità è sostanziale, perché sia lo sconto in fattura che la cessione del credito permettono di usufruire del risparmio che spetta subito, al momento dell’acquisto. Non c’è quindi bisogno di attendere 10 anni per ottenere il rimborso della detrazione del 65 per caldaie a condensazione, infatti il contribuente ottiene un risparmio immediato.

Come eseguire la spedizione della documentazione all'Enea

La documentazione riguardante le spese sostenute per ottenere la detrazione del 65 per caldaie a condensazione deve essere inviata all'Enea per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori. All’Enea vanno spediti: Scheda informativa Copia del certificato di asseverazione Attestato di certificazione energetica (o di qualificazione energetica) Copie di fatture e ricevute di pagamento

Il contribuente deve custodire con cura i seguenti documenti, che dovrà eventualmente esibire in caso di verifiche: Ricevuta di trasmissione dei documenti Fatture o ricevute fiscali Ricevuta del bonifico

Per avere diritto al beneficio bisogna disporre di uno scontrino parlante. Infatti, il pagamento delle spese deve essere effettuato tramite bonifico bancario o postale. Dal bonifico devono risultare obbligatoriamente: Causale del versamento Codice fiscale del beneficiario della detrazione Numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto percipiente (a favore del quale il bonifico è effettuato).