Fra gli incentivi 2024 concessi dallo Stato, erogati per rinnovare e ristrutturare gli edifici allo scopo di aumentarne l’efficienza energetica, troviamo anche quello per lo scaldabagno a gas.
I nuovi apparecchi disponibili sul mercato sono progettati apposta garantire acqua calda immediata, soddisfano le direttive europee più recenti in materia di efficienza energetica e sono dunque riconosciuti come idonei per garantire l’efficientamento energetico nelle case.
Con questi apparecchi altamente affidabili il risparmio energetico è assicurato, e grazie agli incentivi anche quello economico visto che permettono di risparmiare sull’acquisto e sull’installazione.
La normativa infatti stabilisce che il contribuente beneficia per l’acquisto e la sostituzione scaldabagno a gas della detrazione fiscale 2024 messa a disposizione.
Scaldabagno a gas detrazione fiscale 2024 come funziona
La sostituzione scaldabagno a gas e detrazione fiscale conseguente che si ottiene rientra tra gli interventi grazie ai quali il contribuente può beneficiare del bonus ristrutturazioni edilizie in quanto ritenuto elemento indispensabile in un’abitazione. Grazie alla proroga della legge di Bilancio, approvata alla fine del 2020, è stata confermata la detrazione sullo scaldabagno a gas e sono stati aggiunti nuovi bonus fiscali per i contribuenti.
Nello specifico, l’agevolazione per la sostituzione dello scaldabagno rientra nel bonus elettrodomestici 2021, poiché questa tipologia di apparecchio è considerato fondamentale per l’abitazione. La detrazione sostituzione scaldabagno a gas prevista è del 50% sulla spesa affrontata per l’intervento e su un massimo di spesa limite di 96mila euro per unità immobiliare.
Lo scaldabagno a gas deve andare a sostituire analoghi apparecchi elettrici e deve essere adibito alla sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze, quindi con modalità centralizzata.
Il contribuente può beneficiare di una detrazione Irpef del 50% distribuita in 10 rate annuali di pari importo, per il totale complessivo della spesa sostenuta per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, da installare in un immobile in fase di ristrutturazione.
E’ possibile accedere alla detrazione mediante la ristrutturazione edilizia con CILA, vale a dire la comunicazione asseverata di inizio lavori che deve essere presentata al comune di appartenenza e serve per eseguire opere di straordinaria manutenzione di entità minore.
Chi può usufruire della detrazione scaldabagno a gas
A chi spetta in caso di sostituzione scaldabagno a gas la detrazione fiscale 2022? Possono beneficiare della detrazione scaldabagno tutti coloro che hanno intenzione di sostituire quello vecchio o comunque debbano acquistarne uno completamente nuovo. In entrambi i casi lo scopo finale è sempre quello di migliorare la classe energetica dell’edificio che si deve ristrutturare. Possono accedere alla sostituzione scaldabagno a gas e alla detrazione fiscale 2020 le seguenti categorie di persone:
- Persone fisiche
- Contribuenti con reddito d’impresa
- Enti pubblici o privati a patto che non svolgano attività commerciale
Come richiedere la detrazione fiscale per lo scaldabagno a gas
In caso di sostituzione scaldabagno a gas la detrazione fiscale 2022 si può ottenere comunicando all’ENEA che i lavori sono stati effettuati. Per dimostrarlo bisogna essere in possesso dell’asseverazione effettuata da un tecnico abilitato, della certificazione energetica e della scheda informativa degli interventi effettuati. Tutti questi documenti devono essere inviati all’Enea entro 90 giorni al massimo dal termine dei lavori. E’ possibile inviare la comunicazione all'ENEA nelle seguenti modalità:
- Online sul sito ufficiale ENEA
- Tramite raccomanda A/R all’indirizzo ‘ENEA – Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301 – 00123 Santa Maria di Galeria (ROMA)’ e indicando come riferimento ‘Detrazioni fiscali- riqualificazione energetica’.
E’ importante ricordare anche che, nel caso bisogna effettuare la sostituzione scaldabagno a gas detrazione fiscale 2022 al posto di uno già esistente, è obbligatorio ottenere la certificazione di conformità che assicura l’allacciamento corretto alla rete idrica. Il certificato è determinante anche per attestare che interventi e impianto rispondano alle norme vigenti.
Inoltre, per ottenere la detrazione scaldabagno, occorre dimostrare i pagamenti effettuati, che devono avvenire obbligatoriamente tramite bonifico bancario o postale, oppure tramite carta di credito o di debito, e non con assegni o in contanti. Nel caso si scelga di pagare con bonifico ecco cosa indicare:
- Causale del versamento
- Codice fiscale del soggetto pagante
- Codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
- Ricevuta del bonifico intestato alla persona che usufruisce della detrazione
- Fatture relative alle spese effettuate
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore abilitato
Dopo avere fato i pagamenti e aver fatto domanda per la detrazione fiscale, bisogna conservarli per dieci anni, perché l’importo che viene restituito viene spalmato in questo arco di tempo con rate di pari importo. Ogni anno bisogna indicare la quota nella dichiarazione dei redditi.
Quando la detrazione scaldabagno a gas sale al 110%
Se la sostituzione dello scaldabagno a gas al posto di uno elettrico avviene in concomitanza con uno dei seguenti interventi si può beneficiare dell’ecobonus del 110%. Ecco quali sono gli interventi:
- Interventi di isolamento termico degli immobili, con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie
- Interventi su edifici singoli per sostituire impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, fornitura d’acqua a pompa di calore o raffrescamento con impianti centralizzati a condensazione almeno in classe A, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati ad impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo
- Interventi di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione nei condomini con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica
- Interventi per ridurre il rischio sismico degli edifici